Il prato in rotoli

  • Famiglia:
  • Fogliame: Sempreverde
  • Categoria: Prato
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: -10 | -15 °C
  • Altezza: 0,1 — 0,2 metri
  • Terriccio: Universale
  • Larghezza: 0,1 — 0,3 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata
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• Con il prato in rotoli o in zolle si avvera il sogno di realizzare un bellissimo prato verde, uniforme e resistente, nell’arco di una sola o di poche giornate. Esistono aziende specializzate nella produzione di questo tipo di prato “pronto effetto”, disponibile in ogni metraggio e formato da specie diverse, per poter scegliere in funzione della zona e del tipo di utilizzo della superficie erbosa. Nel Nord si utilizzano prati di microterme, che resistono bene al freddo senza ingiallire, mentre nel Centro-Sud si sceglieranno soprattutto macroterme, che resistono all'aridità estiva, rimanendo verdi,
e che tollerano poco il gelo, ingiallendo a 0 °C.

• Il manto viene coltivato in vivaio per quattro-sei mesi, durante i quali viene seguito con irrigazioni, concimazioni, eventuali diserbi (necessari solo negli impianti a semina primaverile) e sfalci.

• Il prato in rotoli è sensibile nel primo anno, un po' meno nel secondo, periodi nei quali la manutenzione deve essere molto attenta e costante; in seguito diventa simile a un prato normale e chiederà minori manutenzioni, analoghe a quelle che si effettuano per i prati seminati.


Il prato in rotoli: come e quando irrigare

Per irrigare correttamente il manto erboso è indispensabile fornire acqua in modo omogeneo e in quantità correlate all'ambiente e all'andamento climatico. Irrigazioni eccessive possono favorire ristagni a livello radicale, che provocano marciumi, e anche pozzanghere in superficie, che favoriscono poi il disseccamento nell'erba e rendono impossibile camminare sul prato. Per contro, irrigazioni scarse favoriscono la formazione di radici troppo superficiali, che si disidratano rapidamente, e il prato assetato manifesta ingiallimento e seccume, si dirada fino a scomparire.

Occorre quindi calibrare le quantità di acqua in base alla stagione e alle condizioni meteo; la scelta migliore rimane quella di predisporre un impianto interrato dotato di irrigatori a scomparsa (pop-up), invisibili quando non sono attivi, attivato da un programmatore.

In alternativa si possono impiegare irrigatori di superficie in vari modelli statici, rotanti oppure oscillanti, attivati manualmente dal rubinetto o meglio con un programmatore.

Resta comunque indispensabile avere anche un tubo da irrigazione, preferibilmente dotato di carrello avvolgitubo su ruote o a parete, anche del tipo con riavvolgimento automatico, molto comodo, completando con una dotazione di pistole multifunzione con getto doccia, concentrato, diffuso a ventaglio e nebulizzato, utile per le piante delicate e le zone da poco seminate, anche sul manto erboso. 

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